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Da sempre castelli, rocche e fortezze hanno esercitato un fascino particolare agli occhi dello studioso di architettura militare e del turista meno smaliziato. È difficile sfuggire al richiamo delle vecchie storie, sempre in bilico tra realtà e leggenda, affollate di trabocchetti, tetri sotterranei e misteriosi passaggi segreti attraverso i quali raggiungere le località più improbabili, distanti magari chilometri: in un castello l'inaspettato è la regola. Queste sono le immagini che la parola "castello" riporta alla mente: memorie sedimentate attraverso il contatto con la tradizione popolare, la letteratura e il cinema. Il castello è, fra gli edifici del passato, quello che ci accompagna da più tempo, quello che maggiormente si lega alle nostre prime esperienze di sensazioni come paura, fantasia o mistero: un edificio al quale, da adulti, abbiamo forse negato l'attenzione che merita. Fra il X e il XVI secolo, il castello ha subito enormi trasformazioni in relazione al progredire non solo dei metodi di costruzione, ma anche dei sistemi di difesa e della tecnologia militare. Questo volume ripercorre l'evoluzione che dal castello conduce alla rocca e alla fortezza, dalle torri quadre alle tonde, fino al bastione, ricostruendo i metodi di guerreggiare che si susseguirono tra il Medioevo e il Rinascimento. Oltre che dell'aspetto architettonico, l'autore si occupa della vita quotidiana che si svolgeva all'interno di questi edifici, dove alla realtà militare si alternavano occasioni mondane come la caccia o il torneo, alle epidemie si sostituivano menestrelli e poeti che ravvivavano la vita di corte.